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vacanze in sardegna

Vacanze nella regione Sardegna.
 
La Gallura è l'estrema braccio nordorientale della Sardegna è stata definita "isola nell'isola” per gli elementi di singolarità e diversità che la discernono a iniziare dal dialetto, che deriva dalla lingua italiana di ceppo toscano e non da quella sarda, che a sua volta è una vera e propria lingua neolatina. Un altro elemento inconsueto per il territorio sardo è riconosciuto dalla densità abitativa della campagna, che ha dato luogo a una microciviltà di pastori-contadini in cui rimane vivo un consolidato senso della comunità, che si lascia apprezzare anche per la calorosa ospitalità tipica dei galluresi.
Il turismo di massa ha sempre di più teso a assimilare l'intera area con una sua piccola parte, la Costa Smeralda. A dispetto di ciò, nello stupendo contesto ambientale della Gallura sono ancora chiaramente predominanti i valori naturalistici di un mare dalla bellezza leggendaria, con le coste plasmate dal vento in figure bizzarre e segnate da innumerabili rientranze, promontori, cale, isole, faraglioni. Poi c’è l’entroterra, picchiettato dalle querce da sughero: un territorio in gran parte da scoprire, che richiama di continuo un lontano passato con la sua profonda cultura di terra, la cucina povera ma ricca di antichi sapori, le sagre e le tradizioni artigiane, ancora vive e ben penetrate.
 
 
Il centro della Sardegna contiene, come in uno scrigno prezioso, tradizioni e sapienza popolare che vengono dall'alba dei templi. Lontano dal mare e dall'animazione estiva, rallegratola da una natura generosa, l’entroterra sassarese è cosparso da borghi vivaci nelle attività agricole come nelle intense produzioni artigianali sovente animati da feste folcloristiche che sono ancora vissute dagli abitanti del luogo come veri e propri riti e non come semplici spettacoli.
In un panorama inquadrato da verdi colline e basse montagne, il Meilogu e il Logudoro dischiudono al viaggiatore che li attraversa con calma le loro semplici e al tempo stesso enormi ricchezze artistiche e storiche. La visita a questo territorio è anche un forte viaggio attraverso siti di straordinario valore archeologico e a chiese, abbazie medievali e basiliche che mantengono intatti i loro caratteri stilistici, decorate da motivi a rombi e losanghe tipici del romanico isolano, o regolate con quell'effetto di bianco e nero che tanto ricorda le città toscane. Spesso lasciate o chiuse al culto, molte di esse portano accanto alle tracce di un monastero o di un'abbazía: monaci benedettini, camaldolesi, vallombrosani, cistercensi, colonizzarono infatti queste oasi di pace agreste, consolati da una natura rasserenante e dolce.
 
 
Terra e mare sono gli elementi primitivi che da tempo immemorabile si collegano nella Sardegna sud-occidentale, dando luogo a un legame dal fascino antico. Acque cristalline bagnano una costa tra le più diverse dell'isola, formando frastagliate falesie, promontori, cale sabbiose e riparate, dune e canneti. Gli imponenti reperti punici e romani di Nora, così come i luoghi archeologici di Sant’Antioco conducono nei meandri di un tempo remoto.
Nell'Iglesiente, archeologie industriali testimonianze di passate attività minerarie, tramandano l'eco di antiche e terribili fatiche, riposando silenti in una natura costiera identica e silvestre. Più a sud, nel Sulcis, i paesi sono stesi sulla costa mentre, alle spalle del mare, si alzano solitari rilievi abitati solo da animali ben protetti nella macchia mediterranea.
Vi rimane vivo un popolo di cervi sardi, cinghiali, volpi, gatti selvatici, mufloni e una fauna quanto mai ricca di uccelli. Le isole di Sant’Antioco e di San Pietro, daille insenature più esposti al mare, fanno brillare nella notte i loro fari.

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