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vacanze a ozieri

Ozieri (Sassari), piccolo centro urbano, è collocato ai limiti meridionali del Campo di Ozieri; le sue abitazioni sono rilassate sul dolce declivio di un anfiteatro naturale.
Il borgo è, insieme a Macomer, uno dei maggiori centri zootecnici della Sardegna, grazie all'ambiente naturale particolarmente adatto all'allevamento dei bovini, sul quale si fonda la produzione di prodotti caseari.
Il primo insediamento di Ozieri affonda le sue radici nella preistoria: nel Neolitico recente  si sviluppò una civiltà della “cultura di S. Michele” dal luogo in cui furono ritrovati i reperti, le grotte di S. Michele, collocate nei pressi del campo sportivo. Questa cultura, di probabile provenienza extra-insulare, si basava sia sull'agricoltura sia sull'artigianato.
 
Al complesso di S. Francesco ci si arriva dalla centrale piazza Garibaldi ed è formato dalla chiesa e dall'antico convento, sporti su una bella piazza panoramica. Nella chiesa è pregiato l'altare barocco, che reca in effigie un'aquila bicipite, segno della breve dominazione austriaca in Sardegna durante il XVIII secolo.
Il vicino convento, restaurato, è sede di un centro polivalente di cultura e del Museo Archeologico, in cui sono raccolti sia materiali appartenenti alla cultura prenuragica di S. Michele, sia del periodo nuragico, oltre a reperti di epoca romana e medievale.

La Cattedrale e il centro storico è intitolata all'Immacolata e presenta una facciata neoclassica. L'interno barocco custodisce un gran numero di opere d'arte, tra cui l'ammirevole polittico della Madonna di Loreto (XVI secolo), posto nell'Aula Capitolare, opera del Maestro di Ozieri. Dalla chiesa si vanno le belle vie del centro storico, in selciato, unite da scalinate e portici, e con le antiche case oltrepassate da interessanti altare, costruite dalle famiglie più ricchi come segno di distinzione, oltre che per provvedere un luogo fresco durante l’estate.
 
S. Antioco di Bisarcio fu costruita a più riprese a partire dall'XI secolo fondendo armonicamente istanze architettoniche romanico-pisane e francesi.
La facciata dell'avancorpo, in trachite locale, presenta un porticato raffinatamente decorato. Lungo i due lati del monumento corre una fila di archetti decorati da figure antropomorfe, zoomorfe e fitomorfe. La parte posteriore è chiusa da una grande abside e da un robusto campanile quadrato, mozzato da tiri fulmine. il solenne e austero interno presenta una grande navata centrale, accostata da due laterali più piccole ed è illuminato da finestre monofore.
Gesturi è il paese più grande della così chiamata Giara, il pianoro basaltico coperto da una verde e densa macchia in cui vivono allo stato brado i cavallini sardi dagli occhi a mandorla. Dal centro abitato si dipartono le strade che portano nel territorio in cui pascolano i cavallini.
La zona è punteggiata di molteplici resti della civiltà nuragica. A Gestori si può visitare la casa del popolare beato fra' Nicola.

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