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vacanze nelle marche

Vacanze nelle Marche.
 
Borghi medievali e cittadine dal passato famoso, tradizioni manifatturiere secolari e un ambiente naturale incontaminato, fatto di boschi, rupi e colli scoscese. L'entroterra marchigiano racchiuso tra í due poli Fabriano e Camerino ha per storia, natura e cultura fascino in abbondanza.
Le due cíttà principali, cui si affiancano Sassoferrato, Malefica e San Severino Marche, sono infatti ricche di storia, arte e monumenti.
Le grotte di Frasassi soddisfarebbero da sole a motivare un viaggio tra queste valli. Infine i musei, le opere d'arte, i capolavori pittorici, gli incontri culturali e le ricche tradizioni folcloristiche danno il giusto coronamento a una terra che deve molta della sua attrattiva anche al fatto di restare al di fuori delle rotte più frequentate del turismo di massa. Infondo al percorso, apre le sue porte il Parco nazionale dei Monti Sibillini, sullo spartiacque tra Adriatico e Tirreno.
Eccezionale territorio naturalistico. tra i più completi ambienti ecologici d'Europa, possiede con la vicina Umbria quadri paesistici e un patrimonio vegetale molto variati, tra grandi pareti di roccia, conche carsiche, morbidi pascoli e un tessuto di tradizioni culturali e di straordinaria strati di storica.
 
Il Maceratese è tipico per le dolcezza di forme, di rilievi, di paesaggi. E ancora, equilibrio e grazia cromatica dei borghi, ai quali l'uso diffuso del laterizio assegna sfumature ocra e vibrazioni di luce. Macerata esprime bene il suo territorio, nelle tranquille e garbate architetture del Cinque e Seicento, armonica come la musica che entusiasma i suoi abitanti assieme al pubblico di tutta Europa, che in estate vi avvicina per la prestigiosa stagione lirica.
Il paesaggio agrario di quest'area è solo all'apparenza un frutto della natura perché a ben guardare sono tanti i segni dell'opera di potenziamento agricola che da secoli, e fino all'Ottocento, ha plasmato le campagne, con spirito sicuramente imprenditoriale ma non disgiunto dal gusto estetico. E basti pensare che, le terre di Tolentino, erano nel medioevo paludose e malsane. fin quando la fondazione di un'abbazia cistercense iniziò il processo di recupero e messa a coltura, ancora percettibile nell'ordinata scacchiera dei campi.
Architetture, e arte religiosa disseminano di gioielli tutto il territorio, arrivando il culmine negli edifici romanici, spesso di remota fondazione, che sono tra i più belli della regione e contengono cicli affrescati di assoluta superiorità nello scenario artistico marchigiano.
Il medioevo dà l'impronta ai paesi, che preferiscono posizioni d'altura e  contengono  un tessuto  urbanistico  antico, entro  le  i immutate  mura castellane: intorno si allargano le ondulazioni dei colli in  un dialogo  mai interrotto tra natura e cultura.

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