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vacanze ad oristano

Oristano (Sardegna) si lascia scoprire a piccoli passi, sommergendosi nelle sue solari atmosfere e conoscendone i pregiati monumenti. Fu attorno all'anno Mille che il giovane insediamento di Aristiane prese vigore rispetto ai più antichi centri punico-romani di Tharros e Othoca.
Nel 1070 le autorità politiche da Tharros si trasferirono risolutivamente a Oristano: era l'inizio di quel periodo, detto giudicale, durato sino al 1410, che segnò l'epoca di massimo splendore della città. La decadenza avvenne sotto il dominio degli Aragonesi, sino all'epoca moderna, quando il centro riprese vigore fino a diventare, nel 1974, capoluogo di provincia.
S. Maria Assunta. L'edificio originario risale A XIII secolo ma oggi la Cattedrale si presenta nelle forme barocche del 1721-33. L'interna è a croce latina e a navata unica e conserva opere di pregio, come la statua lignea policroma dell’Annunciata di Nino Pisano e due frammenti di amboni romanici della prima metà del XII secolo.

La chiesa di S. Francesco è opera del cagliaritano Gaetano Cima e lì costruita nel 1840 in sostituzione di un più antico tempio andato annientato. È in stile neoclassico con pronao ionico. All'interno, a pianta centrale, spicca il Cristo Crocifisso detto il Nicodemo, abbagliante esemplare di scultura lignea di ambiente catalano-sardo del XV secolo.

Le piazze centrali, unite da Corso Umberto, le piazze Eleonora e Roma sono tra i luoghi rilevanti della città. In piazza Eleonora, sulla quale affaccia il Municipio è situato il monumento ottocentesco a Eleonora d'Arborea, che emanò il noto codice legislativo Carta de Logu. In piazza Roma si trova invece la torri di Mariano II o di S. Cristoforo, del 1291, che rappresentava l'ingresso principale alla città.

S. Chiara risale al 1343 e offre un buon esempio della sobria architettura tardo-romanica sarda. La chiesa del Carmine è stata definita la più bella architettura rococò della Sardegna ed è stata innalzata nel 1785 su progetto di Giuseppe Viana.

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