vacanze ad asciano
Asciano (Siena) è un borgo circondato da dolci colline che si conseguono ad aridi calanchi, forati qua e là da rari alberi o da casali isolati. Arte e storia s’intrecciano alle bellezze naturali. Asciano conserva le tracce della sua origine etrusca e romanana principalmente dell'impronta urbanistica medievale, di cui conserva il compatto centro storico e la chiesa romanica di S. Agata, in travertino, risalente all’XI secolo. Pregevoli il Museo d'arte sacra e il Museo Archeologico, che espone i reperti della necropoli etrusca di Poggio Pinci. A pochi chilometri, il centro termale di Rapolano Terme, dove sono attivi due industrie alimentati da sorgenti sulfuree calde, note dal medioevo e ancora oggi assai frequentate.
Nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, nel 1313 il nobile senese Bernardo Tolonieii scelse di seguire la sua vocazione monastica nell'eremo dove ora sorge l’imponente complesso abbaziale: di lì a poco, su quel colle sarebbe iniziata l'edificazione della casa madre dell'ordine benedettino degli Olivetani. Ancora oggi, l'abbazia domina le Crete nel mistico meditazione dei bosco di querce, cipressi e ulivi che la nasconde.
Nell’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, nel 1313 il nobile senese Bernardo Tolonieii scelse di seguire la sua vocazione monastica nell'eremo dove ora sorge l’imponente complesso abbaziale: di lì a poco, su quel colle sarebbe iniziata l'edificazione della casa madre dell'ordine benedettino degli Olivetani. Ancora oggi, l'abbazia domina le Crete nel mistico meditazione dei bosco di querce, cipressi e ulivi che la nasconde.
Il cuore del complesso è il maestoso Chiostro grande, formato da due loggiati sovrapposti, sulle cui pareti si possono osservare i famosi affreschi delle storie di San Benedetto, considerati una delle maggiori testimonianze dell'arte rinascimentale italiana.
Portano le firme del senese Luca Signorelli e di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma.
Un altro tesoro d'arte è conservato nella chiesa, di impianto quattrocentesco: è il coro ligneo ornato realizzato da frate Giovanni da Verona, una delle più ammirabili opere d'intaglio del Quattrocento toscano. Da visitare anche il grande Refettorio, la Biblioteca monastica con 40 000 volumi preziosi e antichi e la Farmacia, con la collezione di preziosi vasi del Seicento in cui ancora oggi vengono conservate le erbe di paesi lontani adoperate dai monaci per i prodotti officinali.