vacanze a sibari
A Sibari (Sila), tra il 730 e il 720 a.C. un gruppo di coloni achei costruì ,Sjrbaris, il più antico insediamento ellenico sulla costa dello Ionio. La città arrivò l'apice della propria potenza intorno al 530 a.C., allargando il proprio dominio su altre colonie della Magna Grecia e su molteplici centri dell'interno.
L'area archeologica.
Gli scavi iniziati nel 1932 per riportare alla luce la città antica hanno restituito anche le rovine di Thourioi e della romana Copia, questi ultimi particolarmente consistenti sotto il profilo monumentale. I resti di,Sybarìs si limitano invece al quartiere artigianale ritrovato nel cosiddetto parco dei Tori, dove si riconosce anche un edificio rurale già inerente a Thourioi. Continuando verso il mare, l'area denominata Casa bianca ha rivelato uno scalo per la riparazione delle imbarcazioni e numerosi recinti funerari d'epoca romana.
Il Museo archeologico nazionale della Sibaritide.
Collocato in un moderno edificio presso i laghi di Sibari, area lagunare modificata in porticciolo turistico, accoglie i materiali ritrovati nell'area degli scavi e nel ferritorio circostante. Gran parte dello spazio è intitolata ai reperti urbani, coli frammenti architettonici arcaici, stupendi pettorali in lamina d'argento e oro, una ricca collezione di ceramiche, statue e bronzi di età romana, senza scordare le terrecotte e le statuette fittili originari dai annuari del circondario.
L'area archeologica.
Gli scavi iniziati nel 1932 per riportare alla luce la città antica hanno restituito anche le rovine di Thourioi e della romana Copia, questi ultimi particolarmente consistenti sotto il profilo monumentale. I resti di,Sybarìs si limitano invece al quartiere artigianale ritrovato nel cosiddetto parco dei Tori, dove si riconosce anche un edificio rurale già inerente a Thourioi. Continuando verso il mare, l'area denominata Casa bianca ha rivelato uno scalo per la riparazione delle imbarcazioni e numerosi recinti funerari d'epoca romana.
Il Museo archeologico nazionale della Sibaritide.
Collocato in un moderno edificio presso i laghi di Sibari, area lagunare modificata in porticciolo turistico, accoglie i materiali ritrovati nell'area degli scavi e nel ferritorio circostante. Gran parte dello spazio è intitolata ai reperti urbani, coli frammenti architettonici arcaici, stupendi pettorali in lamina d'argento e oro, una ricca collezione di ceramiche, statue e bronzi di età romana, senza scordare le terrecotte e le statuette fittili originari dai annuari del circondario.