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vacanze a mozia

L’isola di Mozia (Trapani) in tre secoli riuscì a diventare una delle colonie fenicie più ricche del Mediterraneo. Il merito fu della posizione felice lungo le rotte commerciali dell'epoca, cui si unirono circostanze morfologiche particolari: la laguna dello Stagnone, infatti, protetta tra l'isola Grande e la costa siciliana, dava un  molo sicuro. Al centro, l'isola di S. Pantaleo offriva ulteriore sicurezza. Proprio qui, alla fine dell'VIII secolo, approdarono i primi coloni fenici; la città si sviluppò al punto da divenire fastidiosa per i Greci, che la distrussero nel 397 a.C, costringendo gli abitanti a fondare una nuova città a Lilibeo, l'odierna Marsala. Dell'antica Mozia sono visibili le massicce mura turrite del VI secolo a.C., con due delle quattro porte ben conservate; il santuario a cielo aperto con il recinto sacro per le sepolture; il bacino di carenaggio della barche, che con quello di Cartagine è l'unico noto.
Appena sotto il livello del mare resta tracce della strada che univa l'isola con la Sicilia. Diodoro Siculo, rappresentando Mozia, parla di splendide residenze e di palazzi lussuosi, pavimentati con accurati mosaici e ricchi di suppellettili, che stanno emergendo, dagli scavi in corso.
Nel Museo fondato in un’affascinante cornice architettonica dall'autore dei primi scavi di Mozia, sono esposti circa 10.000 reperti, tra i quali si discerne la statua greca dell'Auriga.

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