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vacanze a monreale

Il centro abitato di Monreale (Palermo), difeso su un promontorio roccioso che domina la Conca d'Oro, ebbe origine dall'abbazia benedettina che assunse importanza e potere dalla fine del Duecento, divenendo sede arcivescovile. Famosa nel mondo per il suo splendido Duomo, apprese una fase di forte sviluppo tra XVII e XVIII secolo, che coincise con l'edificazione dei molteplici edifici barocchi ancora oggi esistenti.

Il Duomo è un Capolavoro riconosciuto dell'architettura normanna nell'isola, mostra, come altri monumenti contemporanei, forti influssi romanici, arabi e bizantini. La prima pietra fu posata nel 1174 per volere di Guglielmo II, che ne promosse la realizzazione insieme a quella dell'abbazia, del Palazzo Reale e del Palazzo Arcivescovile.
La facciata, alla quale si accosta un portico settecentesco, è accostata da due massicce torri quadrangolari. Il portale ogivale, capolavoro della scultura dell'epoca, ha decorazioni plastiche e a mosaico, mentre le porte bronzee, firmate nel 1186 da Bonanno Pisano, sono composte di 42 formelle con storie della Bibbia e didascaliche chiarimenti in volgare. Sul fianco sinistro si apre un altro semplice portale del 1179, che rappresenta l'ingresso attuale. Nell'interno a tre navate, le colonne sono antiche di reimpiego e così pure i capitelli che mantengono archi arabeggianti a sesto acuto.
La struttura, con pianta a crociera triabsidata, ha pavimento in gran parte originale. Quello che più sorprende, però, sono i mosaici che ricoprono quasi tutta la superficie interna dell'edificio, arrivando un enorme estensione.
Datati tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo e conseguiti da artigiani locali e veneziani su chiara ispirazione bizantina, raffigura storie del Vecchio e del Nuovo Testaniento, mentre nel catino dell'abside centrale spicca la figura colossale del Cristo benedicente seguita dalla scritta Onnipotente, che sovrasta la Madonna col Bambino. Vicino al Duomo rimane il chiostro dell'antica abbazia benedettina, anch'esso datato allo scorcio del XII secolo.

Se i monaci benedettini di Monreale si scoprivano in pericolo o avevano bisogno di cure, si spostavano nel Castellaccio, grande fortezza turrita, innalzata alla fine del XII secolo sulla vetta del monte Caputo. Abbandonato nel XVI secolo, il Castellaccio è oggi di proprietà del Club Alpino siciliano, destinato a rifugio e stazione alpina.

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