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vacnze a nicastro

Nicastro (Catanzaro) conobbe una certa prosperità sotto i Normanni e poi in età sveva, quando Federico II vi innalzò un castello in cui fece poi arrestare il figlio Enrico. Semidistrutto dal terremoto del 1638 l'abitato ha in seguito subito seri danni dalle ripetute piene del fiume Piazza e della fiumara Nicastro.

S. Domenico e la Cattedrale.

Girando in città, si incontra la chiesa di S. Domenico, cominciata nel 1650 e finita solamente nel 1781, come lasciano intuire il prospetto neoclassico e le decorazioni barocche dell'interno. li Duomo, innalzato nel 1640, presenta una imponente facciata con tre portali, colonne binate, i busti dei papi Marcello II e Innocenzo IX, che prima di salire sul trono di Pietro furono vescovi della città. L'interno, rifatto nel 1825, conserva opere d'arte del secolo precedente, tra le quali spiccano un pulpito in legno e un'acquasantiera in marmo verde di Calabria.

II Museo diocesano.

Alle spalle del tempio, il palazzo del Seminario vescovile dà accoglienza il Museo diocesano, la cui visita si apre coli un piccolo cofanetto in avorio dipinto di fattura arabo-normanna del XII secolo; seguono uno scrigno in madreperla coevo e due bracci di reliquiari databili al '400. Interessante la raccolta delle argenterie liturgiche molti tra i quali di manifattura partenopea. Tra le sculture si segnala una Madonna delle Grazie in marmo, opera di Gian Domenico Gagini, e un bel gruppo ligneo di scuola meridionale, databile al '500 o al '600. Tutte barocche le opere pittoriche, tra le quali spiccano un S. Francesco attribuito a Mattia Preti e alcune tele del mastro locale Francesco Colelli.

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