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vacanze a sorrento

Sorrento (Napoli), ha la straordinaria posizione di una terrazza di tufo a strapiombo sul mare, il dolce scenario di orti e agrumi, hanno contribuito a rendere famosa nel mondo l'antica Surrentum, fin da quando vi ersero le ville dell'alta società della Roma imperiale.
Le sue fortune turistiche ripresero slancio a partire dal '700, allorché l'azione riformatrice di Carlo III di Borbone propiziò un generale risveglio dello scenario economico locale. Oggi arcivescovile e il contemporaneo pulpito in marmo, sotto il quale è posta una bella Madonna con il Banibino e i due S. Giovanni dipinta dal Silvestro Buono. Notevole interesse rivestono anche i marmi scolpiti dei secoli XIX-XV, tosi corno il coro ottocentesco in legno ornato, che testimonia l'abilità degli artigiani locali.

In mezzo a eleganti edifici sei-settecenteschi, il sedile Dominova testimonia una tipologia edilizia assai estesa in Campania, legata alle istituzioni che amministravano le città durante l'era angioina, dette appunto Sedili. La piccola realizzazione, coperta da una cupola maiolicata del '600, si presenta come una loggia aperta ad arcate, con due Liti adorni di affreschi prospettici.

Alle origini medievali della chiesa di S. Antonino rimandano soltanto il portale sul fianco destro e le colonne di quello principale, mentre l'interno, suddiviso in tre navate, è contraddistinto da un'uniforme decorazione barocca nella quale spiccano due tele di Giacomo del Po; in sagrestia si osserva un bel presepe del '700.
Altra chiesa dall'interno barocco, S. Francesco è degna di nota per la porta intarsiata e per l’adiacente chiostro trecentesco, cui conferisce ulteriore fascino il pittoresco arredo di piante e fiorì. I vicini giardini della Villa comunale regalano uno spettacolare panorama sul golfo di Napoli.

II Museo Correale di Terranova mantiene il carattere di collezione patrizia l’istituzione sistemata nella settecentesca residenza dei Correale, che si apre con un'importante raccolta di reperti archeologici d'età classica: spiccano l'Artemide su cervo, originale greco del secolo IV a.C., e la celebre Base di Sorrento, con bassorilievi relativi alla politica religiosa di Augusto. La sezione medievale riserva il posto d'onore ai plutei e alle lastre in marmo originari dal Duomo, illustrati con motivi d'impronta sasanide cui seguono mobili dei secoli XVII-XIX, porcellane, vetri veneziani, cristalli di Boemia e orologi. Di rilievo anche la raccolta di paesaggi sorrentini, opera degli artisti facente parte alla cosiddetta 'scuola di Posillipo', Come Giacinto Gigante.

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