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vacanze a cortona

Cortona (Arezzo ) dal suo contrafforte, sospeso sul verde della vallata, si dominano poggi e campi che da qui sembrano infiniti: una caratteristica che spiega la preferenza degli Etruschi per questo luogo scosceso, tanto da farne il centro amministrativo e di controllo del territorio vicino. Dal sagrato delle chiese e nelle viuzze che finiscono giù a valle, il paesaggio luminoso della Valdichiana irrompe improvviso tra i palazzi di pietra serena, facendo uno scenario affascinante ed evocativo, quasi annuncio del grande patrimonio monumentale e d'arte che la città contiene.

Le piazze centrali s’incrociavano le strade più grandi della città etrusca, spuntano gli edifici pubblici medievali, innalzati nel Duecento e sistemati nel Cinquecento Col mutare delle funzioni.
In piazza della Repubblica si fronteggia il palazzo comunale e quello del Capitano del Popolo, divenuto poi alloggio vescovile; nella vicina piazza Signorelli, sorge il palazzo Casali, nel trecento sede dei signori  di Cortona e oggi dell’importante Accademia Etrusca.

La donazione dell'abate cortonese sta all'origine delle collezioni del Museo dell'Accademia Etrusca, che espone materiali archeologici etruschi ed egizi, bronzetti antichi e rinascimentali, gemme, oreficerie, opere d'arte e oggetti d'arredamento del massimo interesse.
I pezzi più rilevanti dell'antichità sono il lampadario etrusco del IV secolo a.C., eccezionale per la complessità decoracotiva di epoca greco-romana, notare anche il fastoso tempietto Ginori in porcellana bianca e azzurra. Tra i dipinti, sono da osservare come capolavori come capolavori la Madonna col Bambino e Santi di pietro Berrettini, grande artista barocco nativo di Cortona, e il famoso Natività di Gino Severino.

Il Duomo  fu innalzata a ridosso delle mura etrusche la silente e ventosa piazza che riceve la chiesa maggiore di Cortona, aperta su un panorama unico. Il Duomo ha forme semplici del rinascimento tardo-quattrocentesco, che accorpano l'antichissima pieve sorta su un luogo di culto paleocristiano.
Di fronte gli ambienti dell'ex chiesa del Gesù sono l’armonioso recipiente del Museo Diocesano
raffinata raccolta di opere d'arte che vanta capolavori di Pietro Lorenzetti, Bartolomeo della Gatta, il Sassetta e Luca Signorelli.
Gioiello della collezione è l’annunciazione del Beato Angelico, enumerata tra le maggiori concretizzazioni dei Quattrocento.

Dopo la visita del nucleo storico, con belle dimore e palazzetti di pregio rimodellati nel Cinquecento, la ripida salita nella parte alta di Cortona schiude scenari urbani di inusuale fascino. Impostato sulla via Berrettini, questo quartiere si arrampica fin sulla cima del colle tra case di pietra impreziosite da decorazioni architettoniche. piccole chiese incastonate A verde, tranquille piazzette, antichi pozzi e cisterne, imponenti complessi. Al termine della passeggiata, in un luogo molto suggestivo si innalza la grande basilica di S. Margherita, costruita nel 1897 su un oratorio annesso alla cella dove nel 1297 morì la santa: in una cappella, una tomba gotica dei 1362 ne custodisce le venerate spoglie.

La Madonna dei Calcinaio è un’ armoniosa chiesa rinascimentale, ai piedi del colle di Cortona, fu innalzata tra Quattro e Cinquecento su disegno di Francesco di Giorgio. Di pregio caratteristico è l'elegante e luminoso interno a pianta centrale, nel quale è conservata l'immagine della Madonna col Bambino.
Un altro luogo interessante, presso Cortona, è l'eremo delle Celle, sulle pendici dell'Alta S. Egidio.

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