vacanze a teano
Teano (Caserta) è sempre stata un incrocio, tant'è vero che anche l'incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele Il vi avvenne in virtù della sua posizione lungo la via da Roma a Napoli. Semplici vestigia della prima cinta muraria ricordano la Teanum italica, mentre la città romana è documentata dalle rovine del teatro; degno di nota anche il Duomo, se non altro per il bel campanile romanico e per il Crocifisso su ta¬vola dietro l'altare maggiore.
La Basilica di S. Angelo in Formis è non soltanto uno tra i più grandi monumenti medievali della Campania, ma anche la più completa testimonianza dell'arte e dell'architettura cassinesti dopo la demolizione, avvenuta durante la seconda guerra mondiale, dell'abbazia di Montecassino. Sorta nel X secolo sui ruderi di un tempio dedicato a Diana, venne ricostruita tra il 1072 e il 10871 per volere dell'abate Desiderio, futuro papa Vittore III; del monastero unito alla chiesa non rimane quasi traccia. La facciata della basilica è preceduta da un portico a cinque arcate, sorrette da colonne corinzie di spoglio: sotto di esso, le lunette dei tre portali sono decorate da affreschi ascrivibili alla fine del XII secolo. Un anticipo di quanto attende i visitatori all'interno, suddiviso in tre navate Che terminano in altrettante absidi: pareti e volte sono infatti decorate da un ciclo pittorico contemporaneo alla fondazione della basilica, impostato secondo i modi consueti dell’arte bizantina.
La Basilica di S. Angelo in Formis è non soltanto uno tra i più grandi monumenti medievali della Campania, ma anche la più completa testimonianza dell'arte e dell'architettura cassinesti dopo la demolizione, avvenuta durante la seconda guerra mondiale, dell'abbazia di Montecassino. Sorta nel X secolo sui ruderi di un tempio dedicato a Diana, venne ricostruita tra il 1072 e il 10871 per volere dell'abate Desiderio, futuro papa Vittore III; del monastero unito alla chiesa non rimane quasi traccia. La facciata della basilica è preceduta da un portico a cinque arcate, sorrette da colonne corinzie di spoglio: sotto di esso, le lunette dei tre portali sono decorate da affreschi ascrivibili alla fine del XII secolo. Un anticipo di quanto attende i visitatori all'interno, suddiviso in tre navate Che terminano in altrettante absidi: pareti e volte sono infatti decorate da un ciclo pittorico contemporaneo alla fondazione della basilica, impostato secondo i modi consueti dell’arte bizantina.