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vacanze a capua

Capua (Caserta)  a partire dal XIV secolo assunse rilevante importanza strategica come caposaldo delle difese settentrionali del Regno di Napoli. Capua si trovò suo malgrado prima linea anche durante l'ultimo conflitto mondiale, uscendone con gravi danni, ai quali si sono uniti quelli causati dal sisma del 1980.

Le torri di Federico II, i due 'mozziconi',  che fanno capolino sulla riva destra del Volturno sono le uniche vestigia della porta innalzata nel 1233-40 per segnare l'ingresso nei domini dell'imperatore svevo: questi aveva partecipato in prima persona alla progettazione dell'opera, la cui straordinaria bellezza fu commemorata da diversi autori d'epoca successiva. La sua demolizione fu disposta dagli Spagnoli in occasione del restauro delle difese cittadine mentre il vicino ponte romano sul Volturno, del quale il manufatto moderno ha ricevuto in eredità soltanto il nome, venne annientato dai tedeschi nel 1943.

Il Duomo è un altro monumento segnato dagli eventi del secondo conflitto mondiale, che per fortuna risparmiarono il campanile, elevato tra il IX e XI secolo. All'interno del tempio, fondato nel 856 e più volte  modificato già prima della guerra, spiccano il bellissimo candelabro del cero pasquale e il Cristo morto nella cripta, opera in marmo dello scultore  Matteo Bottigliere.

Il Museo Campano varrebbe la pena di visitarlo solo per la sede. Perché palazzo Antignano è il più riuscito tra gli edifici d'impronta gotico-catalana innalzati a Capua nel corso del XV secolo, come lasciano capire il raffinato portale d'ingresso e la bella scala aperta sul cortile. Piatto forte dell'istituzione è la collezione delle Matres Matutae, comprendente circa 200 statue votive in onore di Matuta, dea della fertilità, rinvenute nel 1845 tra le rovine di un santuario presso Santa Maria Caputa Vetere, che rappresentano una grande testimonianza di arte popolare.

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