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vacanze a ostuni

Le candide abitazioni del borgo di Ostuni (Brindisi) medievale fascinoso labirinto urbano assomigliante a una casbah araba hanno garantito alla città l’appellativo di “bianca” l’abitato fondato dall’antica popolazione autoctona dei Messapi, fu convertito nel primo secolo dell'era cristiana; alla caduta dell'impero, venne distrutta da Totila, dai Longobardi e dai Saraceni. La rinascita arrivo dopo il Mille, quando i Normanni vi incoraggiarono la diffusione dell’olivicoltura.

La cattedrale.
Dedicata a S. Maria Assunta è una tra le più osservate della Puglia, in particolare per l'armoniosa facciata in stile tardo- gotico: sopra i tre portali a ogiva, decorati di bassorilievi in lunetta, si aprono un rosone centrale e due rose laterali, con due piccole edicole a chiudere gli spioventi della navata centrale. Più difficile riconoscere le forme originarie nell’interno, deformato da ripetuti restauri, dove merita comunque attenzione il bel coro seicentesco.

Santuario di S. Oronzo.
Si trova alle propaggini dei monti della Badessa, 3 kin a nord-ovest della città. Sotto il presbiterio della chiesa odierna si apre una cripta basiliana decorata di affreschi; secondo la tradizione vi si nascose per sfuggire alle persecuzioni di Nerone.
Il santo titolare del complesso, che avrebbe fatto zampillare la sorgente cui accompagna lo scalone a sinistra della chiesa sebbene la difficoltà del cammino, vale la pene di continuare verso il vicino santuario di S. Biagio posto in bella posizione panoramica; la piccola chiesa, scavata nella roccia, presenta affreschi di matrice basiliana del XIII secolo, il Castello, adesso costituito da una serie di piccole torri quattrocentesche, tra le quali corrono cortine murarie che hanno assorbito alcuni corpi di fabbrica dell'edificio originario.
Tre porte danno accesso tenuto labirinto di viuzze e casupole. La chiesa Matrice, di fondazione sei-centesca, fu riorganizzata due secoli più tardi; quella di S. Domenico, coeva, tradisce l'influenza stilistica del Bernini. Uscendo dall'abitato in direzione di Francavilla Fontana, una strada secondaria sulla sinistra permette di arrivare la cripta basiliana della Madonna della Grotta, collocata presso l'omonima masseria.

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