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vacanze a padula

Padula (Salerno) è conosciuta principalmente per la grandiosa certosa di S. Lorenzo, costruita tra il XIV e il XVIII secolo. Soppressa nel 1866, l'abbazia subì seri danni durante l'ultima guerra, che la vide destinata a campo di prigionia sebbene fosse già stata dichiarata monumento nazionale..

Dietro la grande facciata barocca rivolta sull'atrio d'ingresso, riapre il retrostante chiostro chiuso sul lato destro dalla chiesa, cui si entra attraverso un portale rinascimentale con preziosi battenti in legno inciso del 1374. Notevoli gli altari in scagliola, decorati con inserti di madreperla, il coro intagliato del primo '500, il ciborio bronzeo in sagrestia.
Usciti dalla chiesa, ci si sposta nel cimitero antico, modificato in chiostro nel corso del XVIII secolo: vi si affacciano una cappella con la tomba di Tommaso il Sanseverino, fondatore della certosa, il refettorio e la cucina, uno tra gli ambienti più tipici del complesso, se non altro perché mantiene parte degli arredi settecenteschi. Al vicino chiostro dei Procuratori guardano gli ambienti sede del Museo archeologico della Lucania ocidentale, con reperti dalle necropoli italiche di Padula e Sala Consilina, e l'appartamento del Priore, unito da un'ardita scala in pietra alla soprastante biblioteca.

Il momento più emozionante della visita arriva però con l'entrata nel imponente Chiostro grande, uno tra i più grandi d'Europa che venne iniziato verso la metà del '600 e ultimato alla fine del secolo successivo; a ridosso del portico d'ingresso è stato ricavato il piccolo cimitero dei Monaci, cinto da una balaustra in marmo. Sugli altri lati, una loggia porticata ritma i quartieri dei Certosini, interrotti al vertice sinistro da una torre a pianta ottagonale cui sale uno scalone a due rampe.

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