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vacanze a bivongi

Bivongi (Reggio Calabria) è conosciuta per il robusto vino rosso prodotto dai suoi vigneti, ma vale la pena di visitarla anche per ammirare i resti della chiesa di S. Giovanni vecchio, già unita a un monastero del X secolo.
Il tempio, innalzato dopo il Mille, presenta impianto a navata unica e coro tripartito, tipico delle architetture siciliane e calabresi di èta normanna.
Si arriva a piedi anche la spettacolare cascata del Marmarico, che compie un balzo di ben 105 m; è invece suggerita l'auto per recarsi al santuario di S. Maria della Stella, ottenuto in una grotta i cui affreschi testimonierebbero la presenza di eremiti fin dall' VIII secolo.

La casa della Cultura Leonida Repaci.

Tra le istituzioni accolte in questo grande complesso museale, la più nota è certamente il Museo di etnografia e Folclore, nel suo genere il più rilevante del Mezzogiorno. Vi Sono raccolti arnesi e si legati al mondo pastorale e contadino, ceramiche di gusto popolaresco, maschere in terracotta, ex volo in cera, figurine da presepe e una raccolta di oltre 750 canocchie, attrezzi per filare la lana che venivano offerti alle giovani donne come lotto nuziale.
L'Antiquarium comunale propone reperti di età classica e medievale, mentre la Pinacoteca espone opere di rilevanti artisti contemporanei italiani e stranieri, quali Claude Monet, Cammile Corot, Renato Guttuso e Umberto Boccioni; hanno sede nella casa della Cultura anche due esposizioni monografiche dedicate allo scultore Michele Guerrisi e al compositore Francesco Cilea, quest'ultimo nativo di Palmi.

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