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vacanze a rimini

Rimini (Emilia Romagna) fu fondata dai Romani nel 268 a.C. e ricomparsa sotto il governo dei Malatesta a fine Trecento, la città apprese una grande stagione culturale con Sigismondo Malatesta, che chiamò a lavorare i principali artisti dell'epoca. Rovinata durante la seconda guerra mondiale, Rimini ha ripreso un'identità forte con il travolgente successo del turismo balneare, che ha il suo punto di forza nella capacità di ribadire di continuo accelerando tendenze e gusti.

Il Tempio Malatestiano, classico e maestoso, è l'incarnazione del canoni architettonici rinascimentale: e basti dire che alla sua costruzione concorsero, su invito di Sigismondo Malatesta, Leon Battista Alberti Agostino di Duccio e Piero della Francesca.
Ottenuto dalla ristrutturazione dell'originaria chiesa gotica di S. Francesco, il tempio fu iniziato nel 1447 e sospeso nel 1461. L'interno, di forme tardo-gotiche, è a navata unica e rende evidente la netta cesura tra la parte rinnovata e quella originale e spoglia.
Tra le grandi opere, oltre al sepolcro di Sigismondo Malalesia: la cella delle Reliquie con lo splendido affresco fatto da Piero Della Francesca nel 1451; il Crocifisso su tavola di Giotto; i bassorilievi di Agostino di Duccio sul terna delle arti liberali e le scienze del trivio e del quadrivio.

S. Agostino è una chiesa duecentesca mantiene un pregevole campanile e, all’interno, rare testimonianze della scuola pittorica riminese del Trecento, formatasi sul modello giottesco: gli affreschi con storie della Vergine assegnati a Giovanni da Rimini e quelli dell'abside al Maestro dell'Arengo, autore anche del prezioso Crocifisso su tavola.

Castel Sismondo è un’ opera di Sigisinondo Malalesta, questa fortezza elegante dall'aspetto maestoso e inattaccabile fu innalzata nel 1446, forse con il concorso progettuale di Filippo Brunelleschi, Irriconoscibile dopo le modificazioni e le spoliazioni, si stenta  rivederlo neilo splendido edificio immortalato da Piero della Francesca nel Tempio Malatestiano.
All'interno si trova il Museo delle Culture extraeuropee, dove oltre 3000 reperti testimoniano l'attività dell'esploratore padovano Delfino Dinz Rialto.

Il Museo di Rimini contiene diverse raccolte, ospitate nel settecentesco ex Collegio dei Gesuiti. Nel cortile il Lapidario mantiene mosaici ed epigrafi, mentre la Pinacoteca espone principalmente opere di scuola riminese datate dal XIV al XVIII secolo. Tra i dipinti commissionati dai Malatesta, il Cristo morto sorretto da quattro angeli di Giovanni Bellini e la pala di S. Vicenzo Ferreri di Domenico Ghirlandaio.

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