vacanze a subiaco

Subiaco (Roma) è un borgo medievale accerchiato da un anfiteatro di monti, è passato alla storia per il valore religioso e artistico dei monasteri di S Scolastica e di  S. Benedetto, eretti in posizione suggestiva a sud-est dell'abitato. Ma anche i vicoli, le botteghe e gli archi medievali sono motivo di attrazione, perché hanno saputo mantenere intatto il fascino medievale.
La Rocca Abbaziale che domina il borgo, in passato castello difensivo e poi modificata nel '700, è divenuta recentemente un centro di studi benedettini. Alle pendici della Rocca si sviluppa il quartiere medievale, dove si può vedere la Chiesetta della Madonna della Croce, con affreschi del XIV secolo, la chiesa di S Pietro, edificata vicino al campanile romanico dell'XI secolo. Medievale è anche il ponte a schiena d'asino di S. Francesco attraversando il quale si giunge al convento di S. Francesco in un bosco di castagni, dove si può ammirare un trittico di Antoniazzo Romano e opere attribuite al Pinturicchio.
Nell'area meridionale dell'abitato, sulla riva sinistra dell'Aniene, sorge la chiesetta di S. Lorenzo, innalzata sulle fondamenta di una chiesa del IV secolo, intorno alla quale sono stati recuperati alcuni resti del primo nucleo abitativo di Subiaco.

Il monastero di S. Benedetto è noto soprattutto come Sacro Speco, fu innalzato nell' XI secolo su un precedente eremo e mantiene pregevoli affreschi d'epoca tardo-medievale. Attraversati tre ambienti affrescati con opere di autori di scuola umbra del XIV-XV secolo, si arriva alla chiesa superiore, divisa in due campate. La prima è decorata con affreschi trecenteschi di scuola senese, mentre la seconda, che si sviluppa in parte nella roccia, è affrescata da artefici di scuola umbro  marchigiana dei primi decenni del '400.
La chiesa inferiore, raggiungibile con una scala di fronte all'altare, è riconosciuta da un insieme di cappelle scavate nella roccia a diversi livelli. Degna di nota è la cappella di S Gregorio Magno, in cui è conservato un ritratto di S. Francesco, con ogni probabilità l'unico eseguito dal vivo, conseguito quando il santo passò da Subiaco nel 1223. Attraversata la chiesa inferiore si può entrare al Sacro Speco ovvero la grotta in cui san Benedetto trascorse i primi tre anni della sua vita.

Il monastero di S. Scolastica è l’unico superstite dei 13 monasteri fondati da San Benedetto, è valutato da secoli uno dei più rilevanti centri di diffusione spirituale e culturale. Tutti gli spazi del monastero si sviluppano intorno a tre chiostri di stile rinascimentale, gotico, e cosmatesco.
Il primo è datato 1580-1689 ed è contraddistinto da un ampio giardino; il secondo, presenta un pregevole arco di forme”gotiche fiammeggianti" sul lato d'ingresso e un pozzo al centro, accompagnato da due, colonne prelevate dalla villa di Nerone; il terzo chiostro è ornato da esili colonne marmoree, finente in eleganti capitelli. Sul secondo chiostro si apre la chiesa di S. Scolastica, con facciata trecentesca, campanile del 1052 a trifore, portale gotico e affreschi di scuola senese risalenti al XIV e XV secolo.
Sempre dal secondo chiostro si entra alla biblioteca, ricca di codici miniati e incunaboli, tra cui il primo libro stampato in Italia nel 1465. Fu nel monastero, infatti, che, nel 1464, due allievi di Gutenberg prepararono la prima tipografia italiana.