vacanze a tarquinia

A Tarquinia (Viterbo) la città antica giunse al massimo dello suo splendore commerciale e politico fra il VII e il IV secolo a.C., come documentano le risplendenti tombe dipinte di quel periodo. L'insediamento originario fu abbandonato nel VII secolo, a causa delle invasioni barbariche.
La popolazione si trasferì sul colle vicino, fondando Corneto, l'odierna Tarquinia, che fu cinta da mura e dotata di alte torri in parte sopravvissuti. Se sul luogo del vecchio insediamento rimangono testimonianze dell'antichità, tra le più importanti della civiltà etrusca, di grande fascino è anche l'abitato medievale, denso di architetture che mostrano influssi bizantini e normanno-siculi, giunti fin qui.

Il Museo nazionale Tarquiniese ha sede nell'elegante palazzo Vitellescbi, del 1436-90, ed è tra le più grandi raccolte italiane per l'epoca etrusca. Vi si ammirano sarcofagi e affreschi staccati dalle sepolture della vicina necropoli, tra i quali di straordinario interesse: lo splendido gruppo dei Cavalli alati (IV-V secolo a.C.), originario dall'ara della Regina sul pian di Civita; i sarcofagi del Magnate, dell'Obeso e del Sacerdote e le pitture staccate delle tombe delle Olimpiade. del Triclinio e dei Letto funebre, ricomposte nella posizione originaria.
Capolavoro dell'architettura medievale tarquinese è la chiesa di S. Maria di Castello, innalzata tra il XII e il XIII secolo, con bellissimo pavimento musivo cosmatesco.
La più rilevante delle necropoli sparse nell'intero territorio è quella i Mont-Rozzi, che contiene uno dei maggiori complessi di pittura antica conservatosi al mondo.