vacanze a vallombrosa

A Vallombrosa (Firenze) sono stati coltivati proprio dai monaci dell'abbazia gli abeti della magnifica foresta di Vallombrosa, che si allunga per circa 1270 ettari sul versante occidentale del massiccio del protomagno, regalando scorci tra i più belli del comprensorio montano: per tutelarne l'integrità, è stata fondata già nel 1977 una Riserva biogenetica naturale. Nel cuore dell'area protetta sorge il complesso monastico, sorto nel secolo XI su iniziativa di san Giovanni Gualberto, che ispirò l'attività dell'Ordine tanto al cenobitismo benedettino quanto all’eremitismo: nella Quete dei boschi appenninici, i monaci dovevano organizzare all’intensa attività che li attendeva a Firenze
Tale impegno valse all'abbazia il pieno sostegno delle autorità fiorentine, assegnandole un potere politico che di fatto le assicurò una sorta signoria rurale' tra il monte Secchieta e la Ada destra dell'Arno; abolito da Napoleone, l'Ordine ha riguadagnato il possesso dell'abbazia nel 1963. L'elegante facciata seicentesca.
L'interno, a croce latina, mantiene dietro i preziosi ornamenti barocchi le mura dell'edificio romanico: apprezzabili gli stalli quattrocenteschi del coro, così come la tavola di Raffaellino del Garbo conservata nella sagrestia. Versano in stato abbandono le cappelle, lungo il sentiero per l'eremo delle Celle, detto il Paradisino, dal quale si vedono belle vedute sull'abbazia.