vacanze a terni

A Terni (Umbria), si è cercato negli ultimi anni, dopo la crisi delle acciaierie, di puntare sulla valorizzazione turistica grazie anche alle bellezze naturali dell'Umbria meridionale, un alternarsi di orride gole, speroni di roccia e dolci colline verdeggianti di lecci, tra i quali si stendono piccoli villaggi o centri storici dello spessore di Narni e chiese di eccezionale qualità architettonica come là romanica S. Maria Assunta di Lugnano in Teverina.
Tesori incredibili si nascondono, tra le mura di questi borghi,dove le chiese e i palazzi nobiliari si ornano di apparati decorativi di meraviglioso ricchezza, ancora in parte da scoprire o valorizzare.
E basti pensare da queste terre, dal nucleo di Amelia, s’irraggi , in tutta l'Umbria il linguaggio del tardo manierismo romano, che avrebbe distinto l’arte regionale tra Cinque e Seicento.

A Terni, durante la realizzazione delle Acciaierie fu scoperta, presso la collina di Pentima, una vasta necropoli adoperata dal X A VI secolo a.C., primo segno della presenza urbana nella conca ternara.L'abitato, adiacente ai domini romani nella prima  del III secolo a.C.,alla caduta dell'impero avrebbe conosciuto ripetute scorrerie per mano dei barbari fino alla demolizione decretata da Federico Barbarossa nel 1174: per la ripresa si sarebbe dovuto attendere il Settecento.

Nell'articolato cuore della vita civile ternana, formata dalla collegamento di più piazze, sporge palazzo Spada, palazzo cinquecentesco, ora sede comunale, riorganizzato nel ‘700 e arricchito nelle sale interne da affreschi del XVI secolo.

La Cattedrale ha un  portale del  XII secolo denuncia le origini antiche della chiesa principale di Terni, fondata nell’ VII secolo e poi più volte riorganizzata fino al rinnovamento novecentesco di Marcello Piacentini, al qual si deve anche la veste scenografica della piazza.

Palazzo Gazzoli, a firma di Andrea Vici è dal 2000 sede della Pinacoteca comunale.
La raccolta abbraccia un arco di tempo racchiuso tra i secoli XIV e XIX: datano al Quattrocento i lavori di maggiore rilievo, quali lo splendido Crocifisso tra i Ss., Francesco d'Assisi e Bernardino da Siena dell'Alunno e lo ,Sposalizio mistico di S. Caterina d'Alessandria a firma di Benozzo Gozzoli.

Della chiesa originale di S. Francesco non resta. Costruita secondo il modello basilicale francescano (1265): portata 1437 a tre navate, subì nel Seicento un ulteriore restauro, seguito dai riparazioni condotti a diverse riprese. Ne porta evidente deposizione la facciata, che ha comunque mantenuto il portale- gotico, stile comune al raffinato campanile bifore e quadritore.
L'interno serba i maggiori motivi di richiamo nella cappella Paradisi, gli affreschi d'ispirazione dantesca furono dipinti nella prima metà dei Quattrocento da Bartolomeo di Tommaso.

Infine, la leggenda racconta che fu primo matrimonio tra un pagano e una fanciulla cristiana sia stato commemorato nell'anno 175 a Terni da san Valentino. L’evento fu, per i tempi, indimenticabile tanto che il santo fu promulgato dalla devozione popolare protettore degli innamorati. Ogni anno, il 14 febbraio, san Valentino è rammentato con solenni celebrazioni nella basilica a lui intitolata.