vacanze a modica

Modica (Ragusa) è la pittoresca, patria del poeta Salvatore Quasimodo, è uno dei luoghi, in Sicilia, dove l'insediamento umano è più antico, visto che i ritrovamenti della civiltà di Castelluccio emersi qui sono collocati tra il XX e il XV secolo a.C. Romana, araba e normanna, capitale di contea sotto gli Aragonesi, con un territorio che nel XV secolo era sovrapponibile all'attuale provincia di Ragusa, Modica subisce come le città vicine i disastrosi effetti del sisma del 1693, e se ne riprende a fatica attraverso una riedificazione che importa le forme del barocco ragusano.

A Corso Umberto I, sui due lati della strada, maggiore epicentro della ricostruzione post-sisma, si allineano alcuni degli episodi più espressivi del barocco cittadino: la scalinata e la chiesa di S. Pietro, il settecentesco palazzo tedeschi con mensole figurate a sostegno dei balconi, la chiesa di S. Maria del Soccorso e il pregiato palazzo Manenti, dove le mensole dei balconi rappresentano personaggi dell'epoca.

La chiesa del Carmine, dopo il sisma fu riedificata su un edificio più antico, del quale mantiene il portale ogivale e un prezioso rosone. La chiesa conserva all'interno un gruppo scultoreo di probabile attribuzione ad Antonello Gagini, compiuto intorno agli anni trenta del Cinquecento.

La piazza del Municipio è il centro del paese e il perno del tessuto urbano. Vi sorge il Municipio, abitato nell'ex convento dei Domenicani, vicino alla chiesa di S. Domenico, ricostruita nel 1678 e arricchita all'interno da una pregiata decorazione a stucchi.

S. Giorgio fu inaugurata nel 1738 e conseguita su disegno di Rosario Gagliardi nello stesso luogo che accolse diverse ricostruzioni dell'edificio, è al vertice di una bella scalinata compiuta nel 1818. L'interno, che rispecchia la scenografica impostazione dell'insieme architettonico, conserva un polittico attribuito a Bernardino Niger, Madonna della Neve di inizio Cinquecento e una bella meridiana conseguita nel pavimento nel 1895.

S. Maria di Betlem fu innalzata nel Quattrocento su quattro piccoli edifici religiosi più antichi e ricostruiti nel Settecento dopo il sisma, conserva all'interno uno splendido portale che immette nell'altrettanto preziosa cappella del Sacramento (XV-XVI secolo), contraddistinta da uno stile di transizione tra il gotico e il rinascimento. Sull'altare della cappona, la Madonna in trono col Bambino, in pietra dipinta, è del XVI secolo.