vacanze a piazza armerina

Piazza Armerina (Enna) si trova in una delle zone più belle della Sicilia interna, tra boschi, alture e corsi d'acqua che danno vita, intorno a questo centro di antica origine, a uno brillante ambiente naturale. Abitata fin dall'VIII secolo a.C., occupata dai Romani che, nella villa del Casale, hanno lasciato uno dei loro più preziosi monumenti, passata attraverso le dominazioni araba e normanna.
Piazza Armerina merita una visita per il Duomo del 1604, con campanile finestrato della chiesa precedente e, all'interno, una bella Croce lignea quattrocentesca. Nel centro storico meritano avviso anche il settecentesco palazzo di Città e la seicentesca chiesa di S. Rocco, con singolare portale barocco in tufo.

La villa del Casale è uno dei più bei monumenti della romanità. Bellissima nella struttura architettonica e nella decorazione musiva, arrivata a noi in un ottimo stato di conservazione, la villa del Casale affascina anche per l'isolamento dei suoi ruderi e per l’affascinante ambiente circostante. Edificata tra la fine del III e la prima metà del IV secolo, la splendida residenza patrizia si sviluppa su tre diversi costruttivi e conta 40 locali organizzati secondo zone funzionali.
Vicino all'ingresso sono visibili le terme, anticipate da un atrio porticato, dalle latrine e dalla grande palestra con rivestimento musivo ornato da una gara di quadrighe nel Circo Massimo. Di qui si passa, nell'ordine, nel frigidarium ottagonale a due vasche, nel tepidarium e nel caldarium, dove restano visibili le dove restano visibili le suspensurae che reggevano il pavimento sopraelevato creando un'intercapedine nella quale circolava aria calda.
Lasciate le terme ed entrati nel corpo principale della villa attraverso il tablinum ci si trova nel grande peristilio con colonne corinzie e mosaici naturalistici. I cubicoli dell’occidentale mostrano il motivo decorativo, degli Amorini.
Nell'ambulacro della grande caccia, che separa il peristilio dall'area della Basilica, lo splendido mosaico pavimentale rappresenta, appunto, safari africano, con le diverse fasi della caccia, della cattura del trasporto degli animali via mare, tra figure allegoriche dell’Africa e dell’Armenia.
Nell’ala orientale, sono notevoli i mosaici con atlete con il mito di Orfeo  intento a incantare le re. Gli appartamenti privati e la Basilica mantengono invece altre pregevoli decorazioni musive la leggenda di Anione e lo splendido mosaico di Ulisse e Polifemo nel vestibolo.