vacanze a castiglione da casauria

A Castiglione a Casauria (Pescara), si trova una tra le manifestazioni più felici dell'arte benedettina italiana, fondata nell'871 da Ludovico II per sciogliere un voto fatto durante la prigionia nel ducato di Benevento. Le grandiose forme moderne del complesso si devono però alle maestranze chiamate nel 1176-82 dall'abate Leonate, che garanti al monastero una faina e una floridezza pari a quelle di Montecassino, facendone il centro un piccolo Stato autonomo e di un'attività culturale che culminò nella composizione del celebre Chronicon Casauriense, mantenuto presso la Biblioteca nazionale di Parigi.
L'esterno della chiesa mostra ai visitatore il solenne prospetto del portico, sul quale si aprono tre archi di gusto borgognone in somiglianza dei portali, arricchiti da ornamenti e figure che commemorano, insieme alla gloria di Dio e dei santi, la potenza dell'abbazia; quello mediano è chiuso da battenti in bronzo databili intorno al 1191.
L'interno è a pianta basilicale, con abside unica e transetto raccordato all'aula da gradoni, vede pilastri e semicolonne alternarsi a scandire le tre navate. Balza subito all'occhio lo splendido pulpito in quella centrale con ricercati fregi decorativi che inquadrano rosoni bellissimi tanto per grandezza, quanto per rilievo; particolare attenzione meritano anche il candelabro per il cero pasquale, che posa su una colonna romana in granito, e il ciborio trecentesco alle spalle dell'altare maggiore, ricavato da un sarcofago paleocristiano ornato di motivi floreali. Le scale poste ai lati del presbiterio scendono nella cripta, sorretta da rocchi di colonne provenienti da materiale di spoglio; insieme ai frammenti lapidari congiunti nel piccolo Museo dell'abbazia, testimonia il contesto culturale che vide la fondazione del monastero.