vacanze a teramo

Teramo (Abruzzo), è delimitato dai fiumi Tordino e Vezzola che si uniscono subito a valle della città. Le strette vie della parte vecchia e i merli ghibellini sulla facciata della Cattedrale inducono suggestioni storiche in un contesto urbano in prevalenza moderno, sebbene le origini della città risalgano all'epoca preromana.
La Cattedrale si apre un grandioso portale di Diodato Roinano, adorno di mosaici, statue e rosone, quest'ultimo contenuto nel timpano.
La chiesa innalzata nel XII secolo, fu ampliata nel corso del '400, subendo poi una modificazione barocca i cui effetti sono stati annullati dal restauro condotto fra il 1934 e l'anno successivo.
Contemporaneo al tempio è il campanile, posto in fondo al fianco destro; la cuspide cori ciotole maiolicate venne aggiunta nel 1493 per mano di Antonio da Lodi. Nell'interno, appare evidente lo stacco tra l'edificio originario e l’allungamento trecentesco al di là dei tiburio, con pavimento sopraelevato e snelle arcate ogivali, poggianti su pilastri in successione rotondi e ottagonali. Balza subito all'occhio il magnifico paliotto d'argento all'altare maggiore, capolavoro di Nicola da Guardiagrele; apprezzabile anche il grande polittico dei maestro veneziano Jacobello del Fiore.

Accanto alla Cattedrale, abbattimenti e scavi hanno portato alla luce due importanti testimonianze della romana Interamnia. Dell'anfiteatro, innalzato durante l'età imperiale, si riconoscono i resti delle mura perimetrali in laterizio; più considerevoli le vestigia del teatro  comprendenti due arcate in travertino.

Da vedere anche l'antica Cattedrale di Sant’Anna, edificala dopo che la precedente basilica bizantina era andata annientata da un incendio durante una scorreria normanna. Nell'interno, con pavimento assai più basso rispetto al piano stradale, si osservano i resti di una sottostante domus romana con pavimentazione musiva, due colonne corinzie forse facente parte allo stesso edificio, frammentati affreschi del XII e dell’ XIV secolo. La costruzione della facciata eclettica della chiesa della Madonna delle Grazie, ha concluso il rifacimento dei complesso intrapreso verso la fine dell'800.
La Madonna delle Grazie è un santuario, sorto come monastero benedettino nell'XI o nel XII secolo, incaricò l'attuale dedica nel 1448, quando S. Giacomo della Marca gli donò lo stupendo gruppo policromo della Madonna con Bambino, assegnato a Silvestro dell'Aquila.