vacanze a badia morronese

Come lascia intendere il nome Badia Morronese (L’Aquila), il complesso fu fondato da Pietro da Morrone che, dopo aver allargato un'antica cappella dedicata alla Vergine, promosse la realizzazione dell'abbazia nel 1293, un anno prima del suo 'gran rifiuto'
Il convento, ricostruito pochi anni più tardi da Carlo Il d'Angiò, fu ristrutturato dopo il sisma del 1706. Dietro la movimentata facciata della chiesa, si nasconde un notevole organo barocco adorno di raffinati intagli e preziose doratture; unica vestigia del tempio medievale è la cappella Caldora, che contiene il gotico sarcofago di Restaino Caldora Cantelmo opera di uno scultore tedesco firmatosi Gualtiero D’Alemagna e un ciclo di affreschi contemporanei, ascritti a Giovanni da Sulmona.
Usciti dalla badia, bastano pochi minuti di percorso per arrivare le monumentali rovine del santuario di Ercole Curino, risalente alla metà del I secolo a.C.:
Il sacrario, unito nel medioevo ai presunti poteri magici di Ovidio, si compone di tre grandi terrazze tagliate nel fianco della montagna, cui si entra salendo rampe a gradone Più in alto sorge la piccola chiesa di S. Onofrio, eremo di Pietro da Morrone.
Gli ambienti annessi al luogo di culto, abbattuti dall'artiglieria tedesca durante l'ultimo conflitto mondiale, sono stati riedificati nel dopoguerra.