vacanze a celano

Celano (L’Aquila) fu distrutta nel 1233 da Federico II, che ne trasferì gli abitanti in Calabria, in Sicilia e a malta, la cittadina risorse quattro anni più tardi, quando l'imperatore autorizzò il rientro degli esuli. Nel 1392 il conte Pietro iniziò la costruzione del Castello, portato a fine nella seconda metà del '400 da Antonio Piccolomini, cui Alfonso d'Aragona aveva assegnato la signoria della città. La fortezza, dotata di quattro torri angolari e di una cinta esterna, si raccoglie intorno a un cortile porticato; nei suoi ambienti ha sede il Museo diocesano di arte sacra della Marsica, che raccoglie reperti lapidei, sculture in legno del XII secolo, affreschi e dipinti medievali, rinascimentali e barocchi, oreficerie e paramenti sacri.
Un'occhiata alla duecentesca parrocchiale di S. Giovanni Battista, decorata all'interno da affreschi di scuola toscana e si può imboccare l'impegnativo sentiero diretto verso le gole di Celano, con pareti rocciose alte fino a 300 metri.