vacanze a santa maria capua vetere
A Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Nonostante il mediocre stato di conservazione riesce ancora a impressionare l'arena capuana, seconda per dimensioni al solo Colosseo. Innalzata alcuni anni più tardi rispetto all'anfiteatro Flavio si sviluppava sui quattro piani, tre dei quali scanditi da arcate in travertino; sul quarto, cieco, si elevavano i pali posti a sostenere il velario, in seguito adottato anche al Colosseo. L'anfiteatro, allargato sotto Adriano e Antonino Pio, fu utilizzato in epoca longobarda come fortezza, venendo poi sfruttato durante tutto il medioevo come cava di materiale da costruzione.
Il Mitreo e il Museo archeologico dell'antica Capua è forse il meglio mantenuto tra gli edifici dedicati al culto del dio indoiranico Mitra, che in età imperiale si era imposto come la religione ufficiale dell'esercito romano. Il santuario, scoperto nel 1922, è un'aula sotterranea con banchi per i fedeli, ornata di un prezioso ciclo pittorico e il Mitra che uccide il toro sulla parete di fondo. Il Museo archeologico dell'antica Capua possiede una sede quanto meno insolita per un'esposizione di notevole valore, visto raccoglie i materiali scoperti nelle vicinanze captano durante la seconda metà del XX secolo.
Lo spazio espositivo è stato infatti ricavato in un allevamento di cavalli dell'Ottocento, e contiene reperti che spaziano dall'età del Bronzo fino al periodo imperiale.
Il Mitreo e il Museo archeologico dell'antica Capua è forse il meglio mantenuto tra gli edifici dedicati al culto del dio indoiranico Mitra, che in età imperiale si era imposto come la religione ufficiale dell'esercito romano. Il santuario, scoperto nel 1922, è un'aula sotterranea con banchi per i fedeli, ornata di un prezioso ciclo pittorico e il Mitra che uccide il toro sulla parete di fondo. Il Museo archeologico dell'antica Capua possiede una sede quanto meno insolita per un'esposizione di notevole valore, visto raccoglie i materiali scoperti nelle vicinanze captano durante la seconda metà del XX secolo.
Lo spazio espositivo è stato infatti ricavato in un allevamento di cavalli dell'Ottocento, e contiene reperti che spaziano dall'età del Bronzo fino al periodo imperiale.