vacanze a gallipoli

A fondare Gallipoli (Lecce), secondo quanto tramandato da Dionigi di Alicarnasso, fu lo spartano Leucippo; amica di Taranto nella guerra contro Roma, la città dovette capitolare nel 265 a.C. L'architettura rivela considerevoli tracce delle dominazioni sveva e angioma, ma fu sotto gli Aragonesi che Gallipoli divenne una tra le più rilevanti piazze commerciali del Mediterraneo, tanto da entrare nelle mire della Repubblica di Venezia.

Il Castello.
Il progetto tracciato nel '400 dall'architetto senese Francesco di Giorgio Martini fu messo in atto all'inizio del secolo successivo, con l'innalzamento di un imponente fortilizio quadrangolare, rafforzato in corrispondenza degli spigoli da strutture bastionate. Ugualmente possente appare il vicino Rivellino, accerchiato dalle acque del porto antico. Sulla sponda orientale del bacino, la cosiddetta Fontana greca dovrebbe in realtà risalire al periodo imperiale romano; ristrutturata nel 1547, si compone di due prospetti con altorilievi raffiguranti scene della mitologia classica, contenuti entro un'elaborata cornice.

La Cattedrale di s. Agata.
I richiami ai modi del barocco leccese sorgono evidenti sia nella parte superiore della facciata, sia nell'aula interna, ritmata però da un colonnato con fregio a metope e triglifi di sapore ancora rinascimentale. Il tutto scaturì dalla matita di un architetto locale, Gian Bernardino Genuino, che nel 1629 apri una fabbrica indirizzata a chiudersi solamente 67 anni più tardi. Degne di nota le tele alle pareti laterali, opera di artisti gallipolini e napoletani, così come il fastoso coro intagliato, in legno di noce del XVIII secolo.

La riviera.
Si snoda lungo il periplo del centro storico, regalando bellissimi scorci sull'isoletta del Campo, sullo scoglio della Nova e sull'isola di Sant'Andrea, sulla quale si alza il faro. Allo Ionio guarda la facciata concava della chiesa di S. Francesco (XVIII secolo), che conserva nel cappellone degli Spagnoli il "Malladrone”, un Crocifisso barocco in legno. Volge il suo prospetto verso il mare anche la bianca chiesa della Parità, oratorio della corporazione degli scaricatori di porto da visitare se non altro per il bel pavimento maiolicato.