vacanze a massafra

Massafra (Taranto) è solitamente indicata come “Tebaide d’Italia” per la prosperità degli insediamenti rupestri, originariamente abitati da pastori e contadini ai quali si avvicendarono, tra il IX e il XII secolo, monaci basiliani arrivati dall'Oriente.
La città è quasi tagliata in due dalla gravina di S. Marco, valicata da un ponte che garantisce l'unico rapporto tra il moderno borgo S. Caterina e il nucleo antico, chiamato Terra. Sul versante orientale della gravina, nella laura-cenobio di S. Marina, si raccoglie un primo gruppo di grotte che formavano un villaggio, detto Paradiso per la serenità che vi domina. il complesso implica la cripta di S. Marina, probabilmente avanti al Mille.
A poca distanza dal vecchio ospedale, un passaggio sotterraneo porta alla cripta di S. Antonio Abate (X-XI secolo), le cui pareti sono decorate di affreschi coevi alla sua fondazione; preziosi cicli pittorici contiene anche la cripta di S. Leonardo collocata lungo la strada per il camposanto. Tornando verso la gravina di S. Marco, si visita la stupenda cripta della Candelora, che riproduce in miniatura l'architettura delle chiese bizantine a cupole multiple.
Un'occhiata al rigido e maestoso Castello, restaurato nel '500 dalla casata Pappacoda, e si può continuare in direzione del santuario della Madonna della Scala, innalzato nel 1731 là dove era stata rinvenuta l'icona tardomedievale detta Madonna della Cerva, oggi preservata al suo interno. Dal sagrato dei santuario, che racchiude una cripta dell'VIII secolo, si entra al villaggio trogloditico superando due colonne in granito nero d'Egitto recuperate da un tempio pagano, al di là delle quali si osserva il mirabile spettacolo delle centinaia di grotte scavate nel burrone.